Un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, nella serata del 04 marzo ha apportato alcuni aggiustamenti sul precedente decreto che autorizzava lo smart working in forma semplificata.

Sulla scia anche di alcune annotazioni già rilevate dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro, il Decreto ha apportato le seguenti modifiche.

  • il DL ha superato alcuni dubbi che sussistevano relativamente all’utilizzo nelle misure normative precedenti dell’espressioni applicazione “automatica” e “provvisoria”: entrambe sono state cancellate ed oggi il Decreto prevede solamente che “la modalità di lavoro agile può essere applicata anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti” con l’unico limite della durata dello stato di emergenza che è stato definito in 6 mesi, ossia fino al 31 luglio 2020;
  • l’utilizzo dello Smart Working senza la compilazione dell’accordo tra le parti è stata estesa a tutto il territorio nazionale;
  • il Ministero del Lavoro ha previsto, limitatamente alla modalità semplificata di lavoro agile, per ora applicabile fino al 31 luglio 2020, una nuova procedura di comunicazione, non utilizzando quindi più quella che serve per comunicare il lavoro agile “ordinario”. La nuova procedura prevede l’upgrade di due files (uno in più di quanto previsto in precedenza), ossia: 
    • l’autocertificazione (in formato pdf), contenente l’elenco dei lavoratori posti in regime di smart working. A tal fine è stato aggiornato il formato dell’autocertificazione messa inizialmente on line sul sito ministeriale. Per i clienti di Pieffe la nuova versione è scaricabile dall’area clienti del nostro sito con la password già comunicata in precedenza;
    • un file excel (formato .xlsx), con i dati obbligatori richiesti (codice fiscale del datore di lavoro, codice fiscale del lavoratore insieme al relativo nome, cognome, data e comune di nascita, n. di PAT e voce di tariffa INAIL applicata, data di inizio e fine del periodo di applicazione dello smart working derogatorio). Questo file è scaricabile dal portale ministeriale al durante la procedura di comunicazione.